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Nelle valli di Comacchio: una gita slow

Una giornata a Comacchio è una giornata da vivere a un ritmo lento. Lento come lo scivolare dell’imbarcazione che ci porta alla scoperta delle Valli di Comacchio, alla foce del Parco del Delta del Po. Rilassato è il ritmo della tradizione, che anche nei mestieri segue rituali rimasti immutati nel tempo e che oggi vengono riscoperti visitando la Manifattura dei Marinati. Lento, e quindi slow, sta anche a indicare il Presidio Slow food che proprio l’anguilla marinata tradizionale delle valli di Comacchio si è meritato.

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Zuppa inglese la ricetta

Di origine inglese questo dolce viene “importato” in Italia nel Rinascimento grazie ad un personaggio illustre di quell’epoca che, una volta assaggiato, non pote farne a meno neanche in patria e chiese ai suoi cuochi di creare un dessert simile; ecco quindi il risultato!

Ingredienti:

  • 500 g ciambella ferrarese (ovviamente questa è la variante di Ferrara ;-) se no si usa il pan di Spagna );
  • Alchermes q.b. per la bagna;
  • 2 cucchiai colmi di cacao amaro in polvere;
  • 600 ml di latte;
  • 6 tuorli di uovo;
  • 6 cucchiai di zucchero;
  • 3 cucchiai di farina;
  • 1 bustina di vanillina

Preparazione:

Preparate la crema pasticcera e una volta pronta dividete la porzione a metà in delle due parti aggiungete i due cucchiaia di cacao amaro e mescolate.

Tagliate a fette la ciambella e sistemate uno strato in una terrina e bagnatela poi con l’Alchermes; la quantità di liquore è soggettiva in base ai vostri gusti. Poi aggiungete uno strato di crema pasticcera, poi ancora uno strato di ciambella e così via alternando i colori della crema.
L’importante è che l’ultimo strato sia di crema perchè dovrà essere spolverato con il cacao amaro.

Coprite la terrina con pellicola o stagnola e posizionate il dolce in frigorifero per almeno 12 ore.

Servitelo fresco e gustatevi questa bontà!

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Chicchi del Delta del Po

La provincia ferrarese nelle zone della cosiddetta “Grande Bonifica” produce un alimento che, a stupore di tutti, è qualitativamente migliore di tanti altri: il RISO.

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Zucca violina: arancione delizia ferrarese

A giudicare dal successo della ricetta della Tenerina di Zucca di zia Lorenza (ve la siete persa? Leggetela qui) e dalla difficoltà a rinunciare a un piatto di cappellacci al ragù anche con quaranta gradi all’ombra, direi che una cosa è certa: a noi Ferraresi la zucca piace! Allora conosciamo meglio questo fantastico frutto della nostra terra.

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Ricetta torta di tagliatelle

Direttamente dalla tradizione più antica, quella degli Estensi, una ricetta per tutti i golosi: la torta di tagliatelle! Da cucinare in qualsiasi stagione e quando si ha voglia di mangiare qualcosa di veramente buono e gustoso!

Il dolce si compone di diverse “parti” che poi vanno unite per ottenere la torta di tagliatelle, per questo motivo ho voluto suddividere gli ingredienti. Nella preparazione per prima cosa vi illustrerò come preparare la pasta della torta, poi il procedimento per creare le tagliatelline ed infine come comporre il tutto con il ripieno!

Ingredienti per la pasta:

  • 200 g di farina;
  • 90 g di zucchero;
  • 140 g di burro;
  • 1 uovo;
  • 1 limone;
  • 1 pizzico di sale.

Ingredienti per le tagliatelle:

  • 100 g di farina;
  • 1 uovo.

Ingredienti per il ripieno:

  • 300 g di mandorle a filetti;
  • 300 g di zucchero;
  • 1 bicchierino di anice o sassolino;
  • burro quanto basta;
  • zucchero a velo quanto basta.

Preparazione:

Impastate velocemente la farina con lo zucchero, l’uovo, il burro, il sale e la buccia grattugiata del limone, fatene una palla e mettetela in frigorifero per 30 minuti.

Impastate la farina e l’uovo, tirate una sfoglia sottile e ricavatene delle tagliatelline.
Mescolate le mandorle con lo zucchero.

Stendete la pasta in uno stampo imburrato e infarinato, fate uno strato di tagliatelline, poi uno strato di zucchero e mandorle, ancora tagliatelline e terminate con mandorle e zucchero, distribuite sulla superficie qualche fiocchetto di burro.

Cuocete in forno a 170° per circa 30 minuti. Sfornate la torta, versatevi subito il liquore, spolverizzate di zucchero a velo lasciate raffreddare e servite.

Fonte: ferraraterraeacqua.it

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I sapori della tradizione sotto l’ombrellone

Luglio, sebbene pazzerello come Marzo, ci ricorda che le ferie sono vicine (per la maggior parte di noi) e che il weekend in riviera diventa tappa un must per scappare dall’afa di città. E luglio, tra sagre ed eventi, accontenta anche i vacanzieri più golosi. Così, dopo la prova costume (il cui imbarazzo diminuisce all’intensificarsi dell’abbronzatura), ci si può dedicare al relax più puro, che include anche i piaceri della buona tavola.

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Melone e cocomero: come rinfrescarsi d’estate

L’estate ferrarese è un insieme insopportabile di caldo e umidità… molta, moltissima umidità. Questo porta la sensazione del caldo a livelli quasi insopportabili, nonostante questa estate sembri più mite del solito e il termometro non abbia ancora toccato quote allarmanti. Devo dire che, ancora una volta, la nostra terra ci propone qualcosa di naturale per combattere l’afa della Pianura Padana: melone e cocomero!

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Aglio di Voghiera, naturalmente un DOP ferrarese!

È iniziata la raccolta del prodotto, forse, più famoso della nostra terra; con marchio DOP assegnato dall’Unione Europea nel 2007 l’Aglio di Voghiera è una delle eccellenze a livello mondiale made in Ferrara. Una qualità unica e inimitabile ha permesso a questo bulbo, o meglio ai suoi spicchi, di diventare una bontà, non solo utilizzata come condimento ma ottima in ogni occasione.

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Specialità ferraresi in boccale: le birre Frara

Indipendentemente dai risultati, i mondiali di calcio hanno tre grandi meriti: appassionano chiunque, fanno riscoprire un sentimento nazionalista che a noi italiani proprio non appartiene, creano l’occasione giusta per passare una serata in compagnia. Cosa c’è di meglio di guardare alla tv il proprio sport preferito, con gli amici, rinfrescandosi il palato (e anche l’umore) con una bella birra fresca? Così se proprio non possiamo vedere giocare la nostra nazionale, almeno possiamo gustarci il resto…

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Cucinare la tenerina

Ricetta classica quella della torta Tenerina (o Tacolenta) che non deve mai mancare nel libro di cucina di ogni buon ferrarese ma anche di chi è amante dei dolci classici.

Ingredienti:

  • 300g cioccolato fondente:
  • 150g zucchero a velo;
  • 150g burro;
  • 4 uova;
  • farina 3 cucchiai;
  • latte 3 cucchiai;

Preparazione:

Sciogliere il cioccolato e il burro a bagnomaria, montare gli albumi a neve e a parte montare i tuorli con lo zucchero. Aggiungere mescolando al composto di tuorli e zucchero, il burro e la cioccolata, lentamente la farina e poi il latte. Per ultimi, senza smontarli, gli albumi.

Versare il composto in uno stampo imburrato e infarinato e cuocere a 180° per 20’

Il mio consiglio per un buon risultato:

Rispettare i tempi di cottura perché se cuoce troppo diventa secca, invece il bello della tenerina è il suo cuore morbido!