Natale è ormai alle porte. Basta fare una passeggiata per le vie del centro già illuminato o tra le bancarelle della Festa del Regalo in piazza Trento Trieste per farsi travolgere dallo spirito natalizio. E Natale ci fa riscoprire, oltre alla gioia di stare insieme, le gioie ben più consistenti della buona cucina. Consapevoli che ogni dieta è rimandata a gennaio, l’unica cosa da mettere a digiuno sono i sensi di colpa.
Via libera quindi a cene in compagnia, dolci a profusione e pranzi luculliani, che durante le feste diventano dei veri e propri inni alle tradizioni delle nostre famiglie. E la tradizione della maggior parte delle famiglie dell’intera Emilia Romagna ha a che fare con pentoloni di oro liquido e minuscole pepite di sapore. Perdonateci la vena aulica ma quando si parla di cappelletti (o tortellini, a seconda della zona e delle preferenze) in brodo non si può non essere poetici.
La poesia inizia con tutti i riti di preparazione del piatto ad opera del cuoco di casa. La ricetta del batù (il ripieno dei cappelletti) la si tramanda di generazione in generazione come le perle della bisnonna. Il cappone per il brodo lo si prende dal contadino, così come le uova per la sfoglia. Dal macellaio di fiducia si prendono i diversi tagli di carne per il ripieno, che vi assicuro non sono pochi. E già solo l’odore che riempie casa quando si preparano i cappelletti è un degno preludio del piatto completo. Cotti in quel brodo leggero e saporito e portati in tavola nella zuppiera del “servizio buono”, quei cappelletti riscaldano il cuore… esattamente come lo spirito del Natale!
Cosa riscalda il vostro cuore durante le feste? Condividete con noi i vostri #NataliFerraresi. Raccontateci le tradizioni della vostra famiglia e come vivete la città durante le feste, attraverso foto, racconti e testimonianze. Le più particolari verranno pubblicate sul nostro blog e condivise con la nostra community.
Foto: https://www.flickr.com/photos/lyonora/
2 risposte su “#Nataliferraresi: i cappelletti in brodo del pranzo di Natale”
Io i cappelletti li faccio ancora come li facevano mia mamma è mia nonna, ora li fanno in un sistema di carne macinata è rosolata, che non ha lo stesso sapore….ma è più veloce…in cucina non ci vuole fretta mai!!
Concordo con te! Io ho avuto la fortuna di assaporare la cucina di una volta grazie alle mie nonne e alle mie bisnonne ed è proprio vero che in cucina ci vuole della calma mai fretta!