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Fine dell’estate, tempo di vendemmia

Quando si parla di sapori ferraresi non ci si limita a prodotti che vanno a finire in un piatto, ma anche a prelibatezze da gustare in calici e boccali. Di birra ne abbiamo già parlato, presentandovi la Frara. Adesso però è tempo di vendemmia e viene naturale parlare di vino. Soprattutto se consideriamo che spostandoci verso il mare, nei territori a est della nostra provincia, ci ritroviamo in una zona vinicola di origine antiche: la zona del Bosco Eliceo.

La presenza di Etruschi e Bizantini e il lavoro di bonifica dei monaci benedettini sono serviti a introdurre e a rendere idoneo il terreno per la viticoltura. Mentre l’introduzione del vitigno principe pare sia opera degli Estensi. Infatti, la tradizione vuole che sia stata Renata di Francia, dopo il matrimonio con il Duca Alfonso d’Este II, a portare con sé alcune viti di “uva d’oro”, una qualità d’uva che resistette negli anni per arrivare a noi con il nome di Fortana.

Decenni dopo, i vini ottenuti dalle uve coltivate nella zona del Bosco Eliceo sono stati riconosciuti come denominazione di origine controllata (DOC). I filari di viti vengono coltivati in un terreno sabbioso e proprio da questa particolarità nasce il nome “Vini delle Sabbie”.

Al Fortana, si affiancano il Merlot, il Sauvignon e il Bianco del Bosco, vini semplici e genuini da apprezzare con gli altri prodotti tipici di cui il territorio ferrarese ci fa dono. In ricette da gourmand (come quella del Risotto cotto nel Fortana del Bosco Eliceo Doc mantecato al Pecorino con zabaione alla Maggiorana, proposta dal cuoco Stefano Malagoli, del Ristorante Cavalieri Ducati di Renazzo, nell’ambito della rassegna Saporidamare) o nella più assoluta semplicità: un piatto di salumi e un bicchiere di Merlot! Magnè ben

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