Febbraio sta per terminare e Marzo, con il suo arrivo, segna l’arrivo imminente della primavera ma anche quell’incertezza delle condizioni meteorologiche, che da sempre caratterizza il mese “pazzerello”. È questo preoccupa soprattutto i contadini, che al tempo legano il frutto delle loro fatiche. Da sempre è così. E da sempre, preghiere, canti e riti propiziatori, accompagnano i momenti salienti della vita contadina per scongiurare la malasorte e assicurarsi un’annata favorevole.
In Emilia Romagna, il rito che negli ultimi giorni di Febbraio e i primi di Marzo, accendeva (letteralmente) le campagne erano i “Lòm a Mêrz”, ossia i lumi di Marzo. Fuochi magici, falò propiziatori accesi con le sterpaglie in mezzo ai campi per ricacciare metaforicamente il freddo dell’inverno e incoraggiare l’arrivo della primavera. Questa festa contadina si celebra ancora oggi in diversi comuni delle province di Ravenna, Forlì-Cesena, Ferrara e Bologna. In questi luoghi in cui è ancora saldo il legame con la terra e con i suoi prodotti e in cui se ne rispettano i ritmi.
Nella provincia di Ferrara, si potrà rivivere questa tradizione il 27 febbraio al Museo delle Valli di Argenta. Attorno al fuoco propiziatorio, verrà presentato il libro “La cucina del Parco del Delta” di Graziano Pozzetto e ovviamente si potranno degustare i prodotti tipici del nostro territorio.