Inizia con questo articolo un’avventura nei magnifici tesori che Ferrara ci mette a disposizione: opere che hanno passato centinaia di anni e sono arrivate sino a noi per ricordarci che (moltissimi anni fa) il nostro capoluogo era il centro d’Europa, e non solo. Allora perché non iniziare con una delle Delizie Estensi definita: “la prima Villa di campagna cui seguiranno, rivaleggiando per la pubblica dimostrazione di magnificenza, le ville medicee in Italia e la stessa Versailles“? Stiamo ovviamente parlando della Delizia del Belriguardo.
Sapere della presenza di meraviglie del genere sul nostro territorio e di non esserci mai nemmeno passato davanti, pur avendole a due passi, è una cosa che mi fa alquanto arrabbiare con me stesso. Per questo motivo ho deciso di iniziare, da turista, questo mio viaggio e di riportarvi, molto semplicemente, quello che più mi è rimasto impresso e mi ha strabiliato!
Arrivare alla Delizia è veramente semplice se si possiede un auto e ci vuole veramente poco dal centro di Ferrara (meno di mezz’ora, traffico permettendo).
Venendo da Ferrara, passato il centro di Voghiera, possiamo scorgere la facciata della Delizia sulla nostra destra; il parcheggio per i visitatori è dentro al primo cortile. Passare sotto a quell’ingresso stretto e vedere l’imponenza del torrione lascia veramente senza fiato.
Ad accompagnarmi durante la mia visita c’è il responsabile della struttura, che inizia con una breve ma accurata illustrazione delle dimensioni originale della Delizia: circa 40 ettari di dimensione totale, due cortili e tantissimi giardini.
Sono rimasto affascinato dalla cura con cui il responsabile mi ha spiegato i dettagli e la storia di questo patrimonio e per un momento sono riuscito a immergermi totalmente in quella che è stata l’epoca più grande per Ferrara: il Rinascimento.
La visita è stata davvero stupenda, ogni qual volta il curatore mi illustrava la magnificenza di quest’opera rimanevo sempre più basito di fronte a tanta bellezza. Oggi purtroppo non c’è rimasto molto, dalla caduta degli Este la Delizia ha davvero passato anni terribili, ma entrarvi comporta lo stesso di fare un salto nel passato e di rendersi conto quanto era vasto lo splendore di Ferrara in quegli anni.
Esiste una sala che dire magnifica è poco, mi riferisco al Salone della Vigna che mostra affreschi di bellezza inestimabile e, non ci crederete, ma in quella stanza si sono fermati i personaggi più illustri e potenti dell’epoca!
Per non parlare poi delle travi (o quello che ne resta) che avevano l’importante compito di sorreggere la struttura di una delle ali della Delizia. Lo so, vi starete chiedendo cosa ci sia di strano nel guardare delle travi portanti… E se vi dicessi che erano lunghe 16 metri ed erano composte a incastro, senza collanti o chiodi, e che leggenda vuole ci sia anche lo zampino di Leonardo Da Vinci? Adesso vi ho lasciato un po’ a bocca aperta o no? :-)
Prima citazione: http://www.voghieraonline.it/96/storia-e-patrimonio-culturale
2 risposte su “Visita alla Delizia del Belriguardo”
VISITATO DIVERSE VOLTE IN VARIE OCCASIONI E STUPENDO MERITA DI ESSERE VISITATO, PURTROPPO NOI FERRARESI PRIMA DIVISITARE LE ALTRE CITTA’ DOVREMMO CONOSERE LA NOSTRA BELLA FERRARA STUPENDA E TRISTE MA SONO IN POCHI A CONOSERLA
Sono d’accordo con te Antonio, abbiamo un tesoro sotto i nostri occhi tutti i giorni e non ce ne rendiamo conto!