Tamplun ferraresi, frittelle di castagne

Una ricetta classica quella dei Tamplun (le frittelle di castagne); un dolce povero che, assieme alle sue cugine mistocchine, fa parte della tradizione ferrarese da generazioni. Da gustare proprio in quelle giornate autunnali piene di nebbia e fredde, per assaporare al meglio il folclore della nostra provincia.

Ingredienti:

  • 500 gr farina di castagne;
  • 5 cucchiai di zucchero;
  • 5 cucchiai di farina 00;
  • buccia grattugiata di un limone (non trattato);
  • 250 gr di uvetta sultanina ammollata e asciugata;
  • 2 uova;
  • 1 bustina di vanillina;
  • 1/2 bustina di lievito per dolci;
  • olio per friggere.

Preparazione:

La preparazione di questa ricetta è veramente semplice: versate tutti gli ingredienti che vi ho elencato (a parte l’olio per friggere :-) ) in una ciotola, aggiungete poi acqua quanto basta per rendere la pastella omogenea e non troppo liquida!

Un consiglio per la frittura è quello di utilizzare una padella non troppo piccola e fonda, con abbondante olio, affinché i TAMPLUN possano galleggiare durante la cottura.

Per poter servire in modo elegante questa fantastica frittella consiglio di spolverarle con zucchero a velo classico (oppure vanigliato per dare più profumo)!

Lorenza Melloni: Moglie, mamma di due bimbi e appassionata da sempre delle tradizioni culinarie ferraresi: tramite il mio lavoro, che mi porta quotidianamente ad essere a contatto con diverse persone, ho potuto apprendere, riscoprire e rivisitare "antichi sapori".

Vedi commenti (7)

  • Sono buonissimi la mia mamma li faceva senza uova poco zucchero scorza di limone uvetta e un po' di anice impastato con l'acqua

    • Ciao Claudia,
      grazie per aver condiviso la tua variante! Devono essere buonissimi anche così!
      Saluti Luca

  • Ciao. A SAN ZILI ..Mia Nonna non ci metteva le Uova...ma erano fantastiche. E oggi LE STO FACENDO...SOLO PER ME...PROVERO A FARNE ANCHE CON LE UOVA...

  • Grazie per avermi fatto scoprire ( ora ho 83 anni ) i vecchi sapori della cucina di mia mamma.

  • Grazie per avermi fatto due ( ora ho 83 anni ) i vecchi sapori della cucina di mia mamma.

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