L’Emilia Romagna, si sa, è terra di salumi: basti pensare al Prosciutto di Parma, alla mortadella di Bologna o alla salama da sugo ferrarese, per capire che il nostro territorio eccelle nell’arte della trasformazione della carne di maiale. Nella provincia di Ferrara, questa tradizione ha avuto modo di incontrarsi con un’altra produzione tipica delle nostre zone, dando vita a uno dei matrimoni più felici della gastronomia: il salame all’aglio o “Zia ferrarese”.
La Zia ferrarese è un prodotto della nostra storia gastronomica ed è una grande testimonianza di come un tempo le materie prime locali condizionavano le preparazioni. Così, nella tradizione di Ferrara, la carne di maiale si insaporisce con l’aglio di Voghiera già ai tempi di Cristoforo da Messisbugo e non solo nella preparazione degli insaccati. Inoltre, attraverso le vie del Po e dei suoi affluenti arrivavano con facilità le spezie utilizzate nella preparazione dei salumi, primo tra tutte il pepe.
Se spezie, aglio, carne di maiale sono le materie prime della Zia ferrarese, sta poi alla sapienza del norcino dosare gli ingredienti (a seconda dei propri gusti o seguendo la ricetta di famiglia), mescolarli, farli macerare nel vino bianco e riempire il budello, evitando la formazione di bolle d’aria al suo interno. I salami pronti e legati vengono poi appesi nelle cantine a stagionare, aspettando la primavera per la “prova della fetta”.
E siccome la Zia ferrarese è nata dall’unione di due sapori tipici del nostro territorio, non c’è modo migliore di gustarla se non con la coppia ferrarese!
Fonte foto: http://www.flickr.com/photos/calca/120202804
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Ma non ci va il vino nero nella zia ferrarese ?
grazie ....